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L’ACQUA NELLA DIETA
Una risorsa fondamentale per la nostra vita.
Per comprendere l’importanza di questo elemento, è bene ricordare che il corpo umano è costituito per la gran parte da acqua.
Nel bambino, alla nascita, l’acqua rappresenta cica il 77% del peso corporeo. Con l’avanzare dell’età tale percentuale diminuisce, infatti, nell’adulto, la percentuale di acqua presente è pari a circa il 60% del peso corporeo.
L’acqua ha un ruolo fondamentale nel consentire all’organismo diverse funzioni:
- la corretta eliminazione delle scorie metaboliche;
- è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea e del volume cellulare;
- agisce come “lubrificante” e ha funzioni di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti;
- è il solvente delle reazioni metaboliche;
- mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose;
- favorisce il transito intestinale e la digestione;
- apporta sali minerali all’organismo.
L’acqua è un nutriente essenziale e il suo fabbisogno richiede nell’adulto l’assunzione di circa 1 ml di acqua per ogni chilocaloria assunta con la dieta; nel bambino il fabbisogno è più alto a causa delle più elevate perdite giornaliere di questo nutriente, e, corrisponde a circa 1,5 ml di acqua per chilocaloria assunta ogni giorno.
Inoltre l’acqua non ha apporto calorico, quindi non fornisce energia all’organismo e non interviene nelle variazioni della massa corporea.
"Via al pannolino... si al vasino"
Tra i 18 e i 2 anni il bambino comincia ad imparare a regolare lo stimolo della pipì e della pupù… anche perché il bambino ha raggiunto una discreta capacità nel comunicare e quindi può dire con parole chiare “pipì” o “cacca”, la capacità di camminare lo rende più autonomo nel muoversi. Dobbiamo ricordarci però che questi tempi sono un orientamento generale perché ogni bambino ha dei suoi tempi e per questo è importante rispettarli.
OCCHIO al DETTAGLIO…. Ci sono alcuni piccoli dettagli che possiamo notare e che possono aiutarci a valutare meglio se sia il momento giusto per il nostro bambino per accompagnarlo a questa nuova conquista…
- Prova a togliersi il pannolino da solo
- Si oppone nel rimetterlo
- E’ molto curioso nel momento in cui adulto è in bagno
- E’ incuriosito dal vasino
- Si siede sul vasino ed è sereno e tranquillo
- Dopo il riposino pomeridiano rimane asciutto o resta per un paio di ore senza bagnare il pannolino
- Ad un certo punto si apparta per qualche istante, è concentrato e a volte rosso come un pomodorino, ha avvertito lo stimolo e lo ha riconosciuto
- Chiede di essere cambiato non appena fa’ pipì o pupù… Buon segno!
Consigli utili per introdurre questo cambiamento:
- Il vasino inizialmente deve essere visto come un giocattolo, va esplorato e sperimentato. In questo caso è consigliabile acquistare vasini ergonomici e se vogliamo anche spiritosi come i “vasini-animaler” a forma di gatto, paperella, rana, tartaruga… Possiamo sistemarlo in un luogo rassicurante, un angolino per lui.
- Abituare il bambino/a a togliersi il pannolino un ora al mattino e un ora al pomeriggio
- Chiedere al bambino se gli scappa pipì o pupù e portarlo sul vasino
- Se il bambino fa’ la pipì nel posto giusto va gratificato senza esagerare
- Non bisogna punirlo se non riesce ad essere autonomo. Il primo tentativo sarà di sicuro un insuccesso, ditegli “bravo” ugualmente.
- Non mortificarlo se fa’ la pipì addosso, anzi va rassicurato e tranquillizzato.
Una fase di cambiamento della nostra vita
La menopausa è l’evento fisiologico che nella donna corrisponde al termine del ciclo mestruale e dell’età fertile. Nella menopausa termina l’attività ovarica: le ovaie non producono più follicoli ed estrogeni (ormoni femminili principali). Tale stato provoca una serie di mutamenti nella donna che riguardano gli aspetti trofici, metabolici, sessuali e psicologici, con una serie di manifestazioni (sintomi) che variano a seconda della persona e possono essere più o meno marcati.
L’età media in cui si verifica la menopausa è di 50,7 anni, ma tale età può essere diversa da donna a donna: nella stragrande maggioranza dei casi tuttavia la menopausa avviene tra il 45° e il 55° anno di età.
Sintomatologia:
Oltre all’ovvia alterazione del quadro mestruale, (polimenorrea, oligomenorrea, ipomenorrea e ipermenorrea) in questa fase vengono espressi i primi disturbi di tipo psicologico, ansia, irritabilità, nervosismo e disforia. Neurologicamente si assiste a un invecchiamento della persona, con conseguente diminuzione delle capacità di concentrazione e di memoria.
Inoltre si nota un aumento del peso della persona.
- - Vampate di calore
- - Depressione
- - Disturbi del sonno
- - Manifestazioni differite
- - Sindrome urologica
- - Diminuzione del desiderio sessuale
- Manifestazioni tardive
Nella fase finale si assistono a sintomi di carattere fisico caratteristici, fra i quali ci sono dolori muscolari, diminuzione della massa ossea all’origine dell’osteoporosi, calo di energia fisica, disturbi urinari. Recenti studi hanno anche rilevato un aumento della pressione arteriosa rispetto a quella delle donne fertili.
- Osteoporosi
- Manifestazioni cardiologiche
Psicologia Funzionale
Durante tutto questo processo di trasformazione il sistema endocrino, il sistema neurovegetativo, i sistemi metabolici, e tutto l’organismo della donna si muove dolcemente verso un’altra modalità di funzionamento che porta nuove sensazioni ed emozioni, nuovi bisogni, nuovi desideri, nuove sfide.
Dunque la menopausa, dal punto di vista Funzionale è considerato come un periodo di transizione che non bisogna considerare patologico a priori. Non è detto che in menopausa i sintomi e i malesseri siano inevitabili e che una certa quantità di disturbi siano propri di questa età
La metodologia Funzionale consente di attuare un lavoro specifico di cura e di intervento sui disturbi già in corso, prevede inoltre anche un vero e proprio lavoro di prevenzione dove la donna ricevere informazioni e indicazioni adeguate per affrontare con maggiore serenità e consapevolezza questa nuova fase della vita.
La Metodologia Funzionale come noto lavora su tutto organismo, sia dal punto di vista cognitivo ma anche emotivo, fisiologico e posturale. La respirazione diaframmatica e il lavoro sul sistema neurovegetativo sono centrali nel lavoro sulla donna in menopausa.
E’ auspicabile sia un lavoro individuale che di gruppo avente come obiettivo di mobilizzare una serie di alterazioni, ripristinare l’integrazione tra i vari piani (cognitivo, emotivo, fisiologico e posturale), ridare continuità positiva nella trasformazione. Tale lavoro si propone di potenziare nella donna le capacità necessarie per gestire il cambiamento, attraverso il recupero di alcune Esperienze di Base, a cui concorrono tutte le funzioni.