Gran parte della nostra comunicazione non avviene attraverso la parola, ma altre forme di espressione come: i gesti, il movimento del corpo, il tono della voce, l’espressione del volto, il “sorriso”.
La gran parte del messaggio che viene trasmesso all’interlocutore è, quindi, non verbale ed il sorriso che consiste oggettivamente in un semplice stiramento della bocca inarcando le labbra, viene a rappresentare uno dei segnali non verbali più efficaci nella comunicazione sociale.
Tutti gli esseri umani hanno bisogno di aggregazione, di scambi sociali ed emozionali ed il sorriso, in quanto “carezza sociale” ed “abbraccio emozionale” capace di entrare nell’anima di chi lo riceve, soddisfa il bisogno di intimità, di umanità, di dare e ricevere amore che è presente in ciascun essere umano e sin dal concepimento.
Certamente, quando si parla di sorriso non si intende un sorriso falso e convenevole che non è in grado di convincere nessuno,
ma un sorriso spontaneo, gentile, cordiale che entra e conquista i cuori.
Le persone che sorridono tendono a cavarsela meglio nella vita e nei rapporti interpersonali, a lavorare meglio, ad insegnare meglio, a crescere figli più felici e, nel sistema educativo, il sorriso è certamente più forte della minaccia in quanto l’incoraggiamento che trasmette, è più efficace della repressione
Non costa nulla, ma dà tanto; arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo offre, porta la felicità in casa, la buona volontà sul lavoro ed è il simbolo dell’amicizia..
E’ un raggio di sole per chi è triste, un segno di speranza per chi è scoraggiato, un riposo per chi è stanco, un rimedio sano e naturale per tutti i guai.
Dura un secondo…. , ma il suo ricordo è decisamente eterno.
a cura Dr.ssa Persiani Laura