Questo è un momento di allerta mondiale e in tutti noi vengono sollecitate reazioni immediate per fronteggiare la situazione. Una delle emozioni emergenti è la PAURA, emozione primaria necessaria per la sopravvivenza umana perché utile alla difesa e al senso di sopravvivenza. Questa emozione va vissuta perché ci mette in salvo dai rischi, quindi ben venga che noi la sentiamo e la contattiamo.
Ma se veniamo assaliti dal CORONAVIRUS e lo percepiamo come un pericoloso predatore e inarrestabile, rischiamo di attuare comportamenti impulsivi, frenetici e irrazionali che possono essere controproducenti. ANSIA e PANICO generalizzato, vuol dire che ogni situazione viene percepita come rischiosa e allarmante. In alcuni soggetti si sviluppa anche una situazione di ipocondria, intesa come tendenza a eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute percependo ogni minimo sintomo come un segnale inequivocabile di infezione da Coronavirus.
Ma possiamo sentire anche RABBIA, FRUSTRAZIONE e SENSO di DISORIENTAMENTO e questo ci porta inevitabilmente a rimanere incollati alla televisione, a leggere i quotidiani, a cercare online le ultime notizie, mossi dal desiderio insaziabile di rimanere aggiornati sul virus che sta paralizzando il mondo intero.
Il COVID-19 sta intaccando la parte emotiva di ognuno di noi ed è per questo che è importante imparare ad orientare i propri pensieri, emozioni e comportamenti in modo più adattativo
Il ruolo centrale della flessibilità cognitiva e della stabilità emotiva come fattori protettivi rispetto alla percezione del rischio sono fondamentali. Le persone da questo punto di vista più in grado di affrontare situazioni incerte ma anche maggiormente in grado di gestire situazioni di stress e di regolare le emozioni negative come l'ansia e la rabbia, riescono ad adattarsi meglio, mettendo in campo delle risorse mentali in grado di ridurre i livelli di preoccupazione e di impatto sociale del virus.
Una limitata dose di paura e allerta sono necessarie, anzi fondamentali per potersi attivare senza perdere di lucidità. L'ottimismo è un altro fattore protettivo importante che permette, anche di fronte a una preoccupazione, di sentirne meno gli effetti.
Seguire le poche ma preziose indicazioni delle autorità sanitarie richiede un minino di attivazione e concentrazione.
LE RACCOMANDAZIONI
- Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
- Evitare abbracci e strette di mano.
- Mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro.
- Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie).
- Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva.
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
- Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Tratto da:
Covid-19, nuove raccomandazioni di igiene contro il virus
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4156
a cura Dr.ssa CRISTIANA SALVI